“Ineja c’è” e non poteva mancare in un anno particolare come il 2020. Doveva essere la festa dei primi 40 anni del Comitato San Giovanni: è stata l’inaugurazione del ritorno alla normalità, tra difficoltà logistiche, misure e distanze che sono costate sacrifici.
Lo sforzo del Comune di Imperia, co-organizzatore della festa assieme al Comitato è stato importante e simbolico per la ripresa della città: distanti ma vicini per sentire la voce e i colori di Imperia.
Marco Podestà, presidente del comitato San Giovanni, non ha mai smesso di credere che la festa potesse essere una realtà: “INEJA 2020 è stata una scommessa, la prima festa in Liguria del dopo Covid, voluta fortemente dal comitato e dall’amministrazione per dare un segnale positivo di ripresa. Adesso al consuntivo possiamo dire che ci siamo riusciti, anche in una formula molto ridotta rispetto al passato, che ci ha comunque consentito di essere vicini ai cittadini ed ai commercianti che devono affrontare un momento non facile. Voglio ringraziare il sindaco Claudio Scajola e gli assessori per il sostegno e la collaborazione, la prefettura, la questura, le forze dell’ordine, i vigili urbani e la CRI comitato di imperia per la disponibilità e la vicinanza dimostrata. Grazie anche ad Espansione Eventi per la professionalità ed efficienza ed un ‘bravo’ a tutti i nostri soci che si sono prodigati donando tempo e passione per la nostra città. INEJA non è mai mancata all’appuntamento non potevamo mancare quest’anno, al 40 esimo”.
E se nel 2020 i tradizionali fuochi pirotecnici non sono stati la coreografia del compleanno di Ineja, lo saranno il prossimo anno, per un 40+1 ancora più speciale.